Sospensione della rata del mutuo prima casa, come funziona e chi ne ha diritto
Roberto, come funziona la sospensione del pagamento della rata mutuo di cui sento parlare? È accessibile a tutti?
Molto in sintesi, perché l’argomento merita più di una pillola: per quanto riguarda il mutuo prima casa, c’è un fondo, attivo dal 2007 che consente la sospensione della rata in determinate circostanze: sostanzialmente se perdi il lavoro, se muori (la sospensione è a favore degli eredi e/o dell’eventuale co-mutuatario) o se ti viene riconosciuta un’invalidità civile pari o superiore all’80%, il tutto, comunque, solo per mutui fino a 250mila euro.
Col decreto Cura Italia, per l’anno in corso, anche la sospensione dal lavoro per almeno trenta giorni consecutivi o la riduzione dell’orario di lavoro, per almeno trenta giorni, almeno del 20% del monte ore complessivo, consentono di richiedere la sospensione, che va dai sei ai diciotto mesi a seconda della durata della chiusura e/o riduzione dell’attività lavorativa.
Lo stesso decreto, inoltre, ha introdotto la possibilità di richiedere la sospensione anche per lavoratori autonomi e professionisti che abbiano riscontrato nel trimestre più prossimo alla presentazione della domanda, e comunque successivo al 21 febbraio 2020, una riduzione del fatturato medio giornaliero superiore al 33% rispetto all’ultimo trimestre 2019 a causa della chiusura dell’attività o a una sua restrizione. Richiedere, sia chiaro, perché il meccanismo non ha alcun automatismo.
La domanda va formulata alla tua banca e alla domanda devi allegare i documenti comprovanti la dichiarazione. Il tutto viene trasmesso dalla banca alla CONSAP, che verifica la sussistenza dei requisiti e concede o meno la sospensione. Entro trenta giorni dalla presentazione della domanda l’iter si conclude e la tua banca ti informa del suo esito.